Il grande bluff della videosorveglianza

Da anni a Frosinone si sente parlare di sistema di video sorveglianza, di telecamere montate in vari punti della città collegate con la centrale operativa per migliorare la sicurezza pubblica.
Un progetto condiviso anche dal centro destra che, sulla sicurezza, ha fatto da sempre un proprio cavallo di battaglia.
In questi anni dallo Scalo al centro storico, da Madonna della Neve alla villa comunale, da piazza Gramsci a via Moro i sistemi di video sorveglianza hanno spopolato.
“Serviranno per garantire maggiore sicurezza e prevenire fenomeni di microcriminalità” hanno dichiarato in questi anni i vari rappresentati dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini.
Benissimo.
Peccato, però, che questi impianti o non funzionino proprio o funzionino male.
Ed anche quando le immagini arrivano in centrale operativa non servono a niente per il semplice motivo che non c’è il personale adeguato che dovrebbe visionarlo e controllare la sicurezza di ciò che avviene in città.
Insomma, anche quando l’Amministrazione Marini realizza progetti condivisibili, li fa con approssimazione e superficialità.
Soldi pubblici, quindi, spesi male ed inutilmente.
Siamo a conoscenza dell’ennesima installazione di tredici nuove telecamere nel centro storico.
Una spesa di altre centinaia di mila euro.
Sarebbe il caso che oltre a montarle l’Amministrazione fosse in grado anche di farle funzionare.

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