Una domenica ecologica senza bici e senza Campo Zauli

Ancora una volta l’amministrazione comunale si fa trovare impreparata rispetto alle iniziative che proprio lei promuove.

C’è la prima domenica ecologica del 2012, siamo a marzo, le temperature sono gradevoli, c’è il sole.

Una giornata ideale per fare un giro in città, magari pedalando un po’ o facendo una corsa in un luogo deputato a questa attività.

Invece a quanto sembra l’ufficio del bike sharing sarà chiuso e quindi, chi ha la tessera, potrà andare in bici mentre a chi verrà in mente solo oggi di farsi un giro in bici non potrà farlo. Nell’era di last minute per tutto, anche per le vacanze, per farsi un giro in bicicletta occorre invece pensarlo e recarsi nell’unico ufficio preposto con giorni di anticipo.

Visto che il progetto è nuovo, visto che Frosinone è ancora lontana anni luce da un’educazione ambientale come quelle delle città del nord, visto che in pochi hanno sottoscritto la tessera, forse sarebbe stato il caso di far restare l’ufficio aperto e sostenere questa iniziativa distribuendo per strada volantini informativi così da invogliare qualcuno ad utilizzare le bici che, ahimè, se continuano così tra qualche anno saranno da buttare ancora nuove.

Se l’amministrazione non approfitta di queste situazioni per promuovere un progetto a cui ha speso e creduto molto quando lo fa? Consentire ai cittadini di godersi di un momento di relax e di sport allo stesso tempo potrebbe invogliare più di qualcuno ad utilizzare, specie nei mesi primaverili ed estivi questo mezzo per spostarsi in città anche nei giorni feriali.

Ma se a non crederci per prima sono gli amministratori che sostengono il progetto come si fa a trasmettere questi buoni intendimenti ai propri cittadini?

C’è poi un altro luogo deputato a consentire ai frusinati di praticare sport che però non è agibile da oltre un mese a seguito della nevicata. Ci riferiamo al campo Zauli dove centinaia di persone abitualmente trascorrono qualche ora per correre e fare sport in tutta tranquillità evitando di correre per strada con tutti i pericoli che ne conseguono e con gli infortuni dietro l’angolo.

Invece ancora oggi questo centro sportivo è chiuso per i danni subiti dal maltempo.

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