No ai blocchi totali, si all’isola pedonale

Tra qualche settimana l’amministrazione comunale di Frosinone realizzerà una nuova ordinanza antismog.

La proposta che mi accingo a presentare è quella di eliminare il blocco totale che, di fatto, impedisce all’intera cittadinanza di muoversi non risolvendo neanche il problema smog. Invece si potrebbero creare delle aree pedonali ampie così da ottenere i benefici per i pedoni senza creare disagi.

Appurata l’inutilità di questi provvedimenti in termini di qualità dell’aria e restando convinti, invece, della bontà di queste iniziative volte a far vivere la città in maniera diversa, le ultime isole pedonali in via Aldo Moro hanno dimostrato come la cittadinanza risponda bene a questo tipo di iniziativa.

Allora anziché rendere prigionieri i cittadini durante i blocchi del traffico creiamo delle zone pedonali che consentano ai frusinati di avere spazi idonei per passeggiare, correre, andare in bicicletta.

Bene quindi l’area pedonale tra il campo sportivo e De Matthaeis lo stesso si potrebbe fare al centro storico tra Largo Sant’Antonio e Piazzale Veneto ed ancora alla stazione nella zona di via Mascagni.

Il tutto, ovviamente, dovrà essere condito da manifestazioni, eventi, stand espositivi, mercatini che possano attirare le persone a fare due passi a piedi.

Ogni zona si potrebbe caratterizzare per un qualcosa di particolare: esposizione di auto, o prodotti culinari (ad esempio in via Moro), mostre dell’antiquariato nel centro storico, mercatini di abbigliamento, giocattoli o altro alla stazione.

In questo modo le domeniche ecologiche da problema si trasformerebbero da un disagio ad un’opportunità di svago per i residenti ed anzi farebbero convogliare su Frosinone anche persone da fuori per il rilancio commerciale della città.

Si tratta di iniziative che non costano tanto e che prevedono la compartecipazione dei privati interessati all’idea. Il 2012 può costituire l’anno di un radicale cambiamento nella lotta allo smog che dopo le parentesi negative sulle restrizioni alla circolazione delle auto, va concentrata sull’area industriale e sulle emissioni nocive provenienti dalla Valle del Sacco.

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