Sono trascorsi oramai quattro anni e mezzo da quando, con viva soddisfazione di tutti i cittadini di Frosinone, il capoluogo ciociaro si è dotato di una struttura sportiva di ottimo livello quale il Palasport del Casaleno. Una struttura di grande spessore dove poter ospitare gare di basket, pallavolo, boxe, danza, e persino manifestazioni teatrali. Un palasport invidiato da altre città che è stato ed è motivo di vanto per questo nostro bistrattato capoluogo.
A distanza di tutti questi anni, però, alcune opere di completamento non sono mai avvenute.
Se all’interno il Palazzo dello sport appare completo e funzionale, all’esterno la sensazione che prevale è quello di abbandono. Mi riferisco in particolare ad una recinzione che ancora oggi è caratterizzata da reti metalliche tipiche di un cantiere in corso.
Perché sino ad oggi non si è provveduto a sistemare ad abbellire l’ingresso del Palasport? Perché, anche quando un’opera pubblica (e sono pochissime) può rappresentare un vanto manca sempre qualcosa per completarla?
Non si vuole cercare l’ago nel pagliaio (i problemi di Frosinone sono altri e molto più importanti), ma un intervento di pochi euro conferirebbe all’impianto una sensazione di completamento e di piacevolezza dei luoghi.
In questa città troppo spesso manca il gusto, manca la ricerca del bello.
Non ci vuole molto a comprendere che un muretto di recinzione magari adornato con qualche pianta e fiore potrebbe fornire un’immagine completamente diversa al nostro palasport.
Così come non ci vuole molto per sistemare e regolamentare il parcheggio a servizio del Palasport. In questo caso non è una questione di soldi ma solo di un gusto che questa città sembra aver perso.
A volte basterebbe poco per rendere questa città più bella. Invece, troppo spesso, ci si perde in un bicchiere d’acqua.