L’avvento del bike sharing nella città di Frosinone deve essere letta come un’iniziativa lodevole in grado, nel tempo, di poter effettivamente cambiare le abitudini dei frusinati. Sarebbe bello vedere molti cittadini spostarsi da una parte all’altra della città sulle due ruote ecologiche contribuendo in maniera fattiva alla riduzione dell’inquinamento.
Ciò costituirebbe un vantaggio anche dal punto di vista della salute personale di chi utilizza questo mezzo di trasporto perché pedalare fa bene alla circolazione ed in generale ad un buon mantenimento della salute corporea e mentale.
Questa volta occorre plaudire all’iniziativa voluta dall’Amministrazione che si appresta a presentare domani, anche se non ci si deve fermare qui.
Occorre ancora creare quelle condizioni necessarie affinché i frusinati possano davvero prendere una bici e girare la città senza correre il rischio di essere travolti.
Occorre realizzare piste ciclabili, tra loro collegate, far seguire una costante manutenzione sulle biciclette e far utilizzare allo scopo anche l’ascensore inclinato (magari prevedendo un ticket unico) per consentire trasferimenti da una parte all’altra della città.
L’iniziativa, valida, ha dimostrato in molte città di poter funzionare.
La scarsa attitudine ed abitudine dei frusinati a trasferirsi in bicicletta può cambiare.
In alcune città del nord la bicicletta è il mezzo principale di trasporto ed i cittadini la utilizzano anche in pieno inverno e nella nebbia padana. Ciò significa che una buona organizzazione associata ad un servizio efficiente possono dare i risultati.
In altre città, invece, il progetto è morto così come è nato e le biciclette arrugginiscono nelle postazioni senza essere utilizzate. Ciò perché è mancata una politica di costante sostegno a questa iniziativa.
Il rischio che corre Frosinone è proprio questo: senza piste ciclabili e senza un’azione continua di promozione dell’iniziativa il progetto rischia di fallire poche settimane dopo l’inaugurazione.
L’Amministrazione Marini è stata avvisata e ne è cosciente.
Vediamo se, per una volta, si riescono a smentire gli scettici.