Bonifica del territorio, cosa ha fatto il Comune?

Sulla precaria situazione idrogeologica del Comune di Frosinone, non solo non si fa prevenzione ma non si agisce nemmeno per le situazioni di criticità già evidenti e manifestatesi nel corso del tempo.

Anche quest’estate è trascorsa senza che, alcun tipo di intervento manutentivo, sia stato realizzato per prevenire e ridurre al minimo i rischi di frana e di dissesto.

La parte alta della città è costellata da fenomeni di movimenti di terra che, spesso, determinano smottamenti e frane con danni enormi per chi ci vive.

Basta ricordare cosa sia avvenuto a Maniano, per la scuola elementare di via San Liberatore oramai chiusa da anni, oppure per le frane in via Prefelci con abitazioni a rischio crollo o per gli smottamenti avvenuti in via America Latina, via Firenze, via Ciamarra. Ed anche quando si interviene, è il caso dell’inizio di via America Latina, un lavoro provvisorio diventa definitivo: in un anno il comune non è stato in grado di sostituire delle tavolette di legno con un muretto di cemento!

Che fine ha fatto poi la bonifica di via Ciamarra nella parte della vecchia strada franata? Perché i lavori si sono fermati da tempo?

La sensazione è che questa Amministrazione non riesce a tappare le falle che da più parti si verificano e non riesce a far fronte alle emergenze. Il rischio è che, anche quest’anno con l’arrivo delle piogge abbondanti, occorrerà incrociare le dita ed affidarsi al solo destino affinché non accadano altri smottamenti e frane.

Un territorio come quello di Frosinone, considerato a rischio sotto il profilo idrogeologico e per la natura stessa del terreno, avrebbe bisogno di un’attenzione differente.

Il problema è che si continua a giocare e disinteressarsi di una questione che vale la sicurezza pubblica.

Ed è questo aspetto che non è davvero ammissibile.

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