Portiamo il COTRAL in consiglio comunale

Un anno di trattative e di impegni non mantenuti hanno portato ad una situazione di stallo lo spostamento della stazione dei bus Cotral da piazzale Kambo.

Identico, mancato, risultato per ciò che riguarda il divieto di questi pulmann a transitare in città e l’istituzione di centri di trasferenza fuori il centro abitato.

Al di là dell’impegno dell’assessore alla Mobilità, Maurizio Ciotoli, i risultati non sono arrivati.

Allora perché non investire direttamente i dirigenti del Cotral e portare l’attenzione di questo problema, da risolvere quanto prima, in consiglio comunale? Se su questa vicenda l’intero consiglio esprimesse una decisione in tal senso e se contestualmente riuscissimo a strappare una promessa da parte dei vertici Cotral da invitare durante la discussione in aula, probabilmente le basi di partenza per l’istituzione di un tavolo tecnico sarebbero diverse.

Nel prossimo consiglio comunale solleverò la questione, certo di trovare un appoggio condiviso anche dai banchi della maggioranza oltre che da quelli della nostra opposizione.

Si è arrivati ad un punto in cui non si può più aspettare.

La vivibilità del quartiere Scalo è incredibilmente messa a repentaglio.

Il traffico è caotico, i parcheggi non si trovano, l’inquinamento è alle stelle e portare i bambini a giocare in quei giardinetti circondati da smog e rumori appare un controsenso. Per restituire lo Scalo ad una vivibilità degna di un quartiere normale occorre eliminare la stazione dei bus Cotral, restituire la piazza alla città creando davanti alla stazione un’area pedonale attrezzata e aumentando la dotazione dei parcheggi.

Senza la presenza dei bus Cotral davanti alla stazione ed impedendo il transito di questi pulmann anche nelle altre zone della città, l’intera mobilità cittadina ne beneficerebbe.

Non si tratta di un obiettivo impossibile né di ingenti risorse economiche da investire. Basta attrezzare un paio di aree già pronte, in via Mascagni, zona palazzo Sif, sotto piazza Gramsci, alle spalle di Madonna della Neve, per creare delle aree di interscambio tra trasporto pubblico regionale e trasporto pubblico locale.

E se il problema è il biglietto integrato con la Geaf penso che una soluzione che vada bene ad entrambe le aziende di trasporto la si può trovare. Del resto in altre parti d’Italia si è raggiunto l’obiettivo, perché non altrettanto si può fare da noi?

In questa capacità di trovare delle risposte si misura la classe politica.

L’obiettivo di questo spostamento è a portata di mano ma sono 30 anni che non si riesce a risolvere.

Centro destra e centro sinistra cittadino, a questo punto, devono convogliare le energie e gli intenti per portare a casa questo risultato.

Se necessario il Pdl locale può fare pressioni politiche alla Regione Lazio amministrata dal centro destra per accelerare la risoluzione di questa pratica.

Frosinone deve far sentire la sua voce e per una volta maggioranza e opposizione potrebbero davvero mettere da parte i distinguo per trovare una soluzione.

La città intera, al di là degli schieramenti di parte, ne sarebbe grata.

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