Teatro, speriamo sia davvero la volta buona

L’annuncio della prossima presentazione del teatro comunale di Frosinone non può che essere accolta con i migliori auspici per cercare di restituire un minimo di dignità culturale ad una Città Capoluogo, forse tra le poche in Italia, a non possedere una struttura del genere.

Speriamo davvero che alla presentazione faccia subito seguito l’avvio dei lavori e che questi, a differenza di tante altre opere pubbliche cittadine, possano vivere un iter di cantiere sereno e rispettoso dei tempi prestabiliti.

L’Amministrazione Marini arriva a questo appuntamento con estremo ritardo.

Per decenni si è utilizzata la struttura del Nestor che, in qualche modo, sopperiva ad una deficienza strutturale cronica di questa città.

Da anni, però, quella struttura è stata dichiarata inagibile e da tempo Frosinone e la sua popolazione è rimasta orfana di spettacoli teatrali di prosa.

Quando il Primo Cittadino afferma che c’è scarsa sensibilità culturale in questa città, dice la verità.

Sono perfettamente d’accordo.

Fossimo stati in qualche altra parte d’Italia probabilmente ci sarebbe stato un movimento di opinione, di cittadini e di informazione che avrebbe potuto e dovuto sollecitare in continuazione la soluzione di questo problema.

Invece l’assenza del teatro a Frosinone è passata quasi inosservata.

Ma la scarsa sensibilità a queste tematiche culturali ha delle precise responsabilità anche in chi governa.

Se chi amministra non pone in giusto risalto questa problematica, se chi governa non riesce a coinvolgere la cittadinanza su una battaglia come quella del teatro, vuol dire che forse la scarsa sensibilità culturale di cui parla il Sindaco riguarda anche e soprattutto i nostri amministratori.

Del resto il sottoscritto è stato uno dei pochi a denunciare questo stato di cose così come resto scettico di fronte alla scelta di ubicare questa struttura in periferia, intorno, ad una anello viario dove c’è uno stadio mai completato, il palasport e lo stadio del nuoto.

Il Teatro, così come il vicino Conservatorio, sono luoghi deputati alla cultura e in quasi tutte le città rappresentano il vanto, il centro della cultura e sono quasi ovunque posti in centro come luogo di aggregazione.

A Frosinone la cultura, invece, sembra essere relegata in estrema periferia.

Ma, come si suol dire, in assenza del nulla, meglio accontentarsi di un teatro in periferia che non averlo proprio.

La speranza è che, appaltando solo il primo lotto, il teatro possa essere funzionale ed accogliente fin da subito.

Anche su questo aspetto vigileremo.

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