Il piano anti smog in discussione in queste ore alla Regione Lazio, rappresenta un’opportunità unica per il Comune di Frosinone di rivedere e riformulare le strategie fallimentari per combattere l’inquinamento.
Finora e dopo anni di tentativi, i risultati prodotti dalle varie domeniche ecologiche e dalle targhe alterne sono stati alquanto deludenti.
Ciò, però, ha prodotto seri danni a chi, in quei giorni, lavorava e doveva organizzare la propria vita in base alle targhe pari o dispari. Ad essere danneggiati sono stati soprattutto i commercianti di Frosinone che hanno subito vistosi cali economici per via di questi provvedimenti che limitavano fortemente la libertà di circolazione. Oggi, con i dati alla mano, occorre stabilire nuove regole ed andare ad individuare nuovi elementi di contrasto nella lotta contro il fenomeno delle Pm 10.
Il Comune di Frosinone deve iniziare con l’abolire le giornate di targhe alterne infrasettimanali che hanno prodotto solo disagi e danni economici in un periodo in cui non ci si può permettere questo lusso.
A tal proposito sembra che si siano convinti di questo anche gli ambientalisti più estremisti. Ridurre al minimo e creare le giornate ecologiche non tanto per contrastare l’inquinamento (in un giorno di minor traffico il problema non si risolve specie intasando la Monti Lepini), ma come momento di aggregazione di viabilità differente in città. Per questo i blocchi totali vanno programmati in presenza di giornate che possono offrire qualcosa sia dal punto di vista degli eventi che come piacevolezza meteorologica per consentire passeggiate all’aria aperta, pedalate ecologiche e quant’altro (imporre un blocco con la pioggia, ad esempio, significherebbe solo costringere i cittadini a restare in casa).
Per quanto attiene la lotta allo smog che il Comune può realizzare, siamo alle solite e le “ricette” sono sempre le stesse anche se l’Amministrazione Marini continua a non fornire risposte concrete: 1) creare una viabilità migliore con nuove strade e parcheggi; 2) eliminare i mezzi pubblici inquinanti e convertirli in mezzi elettrici o con alimentazione gpl; 3) eliminare la presenza ingombrante dei bus COTRALin città che inquinano e rallentano la circolazione; 4) incentivare i cittadini alla conversione in alimentazione più pulita per le proprie auto; 5) far funzionare i mezzi pubblici e soprattutto l’ascensore inclinato che, funzionando a singhiozzo, non invita di certo i cittadini ad un uso abitudinario.
Per il resto l’inquinamento proveniente da altre fonti non strettamente connesse al traffico va combattuto creando controlli sulle emissione degli scarichi industriali e su altre fonti di inquinamento su cui ancora molto si deve approfondire.
Ci auguriamo che ci sia questo ripensamento dell’Amministrazione Comunale e che ciò non sia dettato esclusivamente da una pura convenienza elettoralistica visto che si vuole evitare di scontentare i cittadini a pochi mesi dal voto ma che la nuova strategia da mettere in campo sia soprattutto quella di migliorare le condizioni di viabilità cittadina che, dopo cinque anni di Amministrazione Marini, sono solo peggiorate.