“E’ giusto fare un ragionamento sulla necessità di diminuire il numero dei parlamentari, altro è addebitare a questo ed ai costi della cosiddetta politica, le ragioni della crisi”. A parlare il sen. Mauro Cutrufo, responsabile Enti Locali del PdL. “Il numero dei parlamentari delle due camere è di 630 deputati e 315 senatori – ricorda Cutrufo a margine di un’assemblea sul tema degli Enti locali. “L’eventuale riforma quindi dovrebbe ricalcare quella approvata dal Parlamento e votata anche dal sottoscritto nel 2006, attribuendo ruoli diversi alle due compagini: la Camera che dà la fiducia al Governo ed il Senato delle Regioni. La riforma allora approvata, portava al di sotto del numero medio dei parlamentari nel mondo occidentale e cioè a 500 deputati e 250 senatori, che avrebbero avuto però compiti diversi, lanciando in via definitiva la forma federale dello Stato. Oggi sembra che piaccia e convinca chi diminuisce di più. Per quanto riguarda le province, invece, se si vuole percorrere la strada della totale eliminazione, bisogna varare un progetto globale e definitivo di controllo del territorio attraverso Regioni, Città Capitale, città metropolitane e quindi i Comuni fino a 5000 abitanti; sarà anche necessario salvaguardare i campanili e la storia dei più piccoli ed avviare l’esperimento dei consorzi tra questi ultimi per l’organizzazione dei servizi locali, e l’accentramento delle funzioni essenziali”.