Tra qualche giorno riaprono le scuole e i bambini che fruiscono del servizio di trasporto pubblico cittadino si ritroveranno a viaggiare su vecchi ed obsoleti mezzi. I pulmini che gestiscono il trasporto casa-scuola oramai sono datati, vecchi, usurati ed anche altamente inquinanti.
Quest’anno l’amministrazione comunale ha praticamente raddoppiato i costi del servizio a fronte di prestazioni rimaste immutate se non addirittura peggiorate (alcune linee ancora non si sa se verranno garantite o meno).
Questi pulmini di colore giallo oramai andrebbero sostituiti con mezzi nuovi e più sicuri perché, anche a fronte di una manutenzione capillare, sono soggetti a continue riparazioni per l’usura delle parti meccaniche dopo decenni di attività.
Il servizio scuolabus per i bambini e gli studenti più piccoli dovrebbe godere delle maggiori attenzioni possibili sia per la delicatezza del compito di trasportare giovanissimi studenti sia per il ruolo sociale che rivestono.
Invece a fronte di vistosissimi aumenti (praticamente si pagherà il doppio rispetto allo scorso anno scolastico) il servizio è rimasto inalterato.
E’ vero che sono aumentati i costi del carburante ma è altrettanto vero che oramai questi bus non sono più da ritenersi adeguati rispetto alle necessità dei giorni di oggi. Basta vedere i sedili su cui siedono i ragazzi o la mancanza di pedane o scalette meccanizzate moderne per le persone diversamente abili. Per non parlare della scomodità degli autisti intenti a guidare mezzi con tecnologie antiquate.
Insomma viaggiare su questi pulmini è tutt’altro che confortevole nonché poco educativo in materia ambientale.
In una città in cui si chiedono grossi sacrifici ai cittadini sarebbe il caso di fornire il buon esempio alle nuove generazioni con mezzi di trasporto pubblico locale a basso impatto ambientale.
Quando si provvederà, quindi, a sostituire l’intero parco mezzi?