Nuova crisi in maggioranza

Come le targhe alterne, tanto care all’Amministrazione Marini, il governo cittadino a fasi alterne vive di tensioni, strappi e distinguo.
I Socialisti ancora una volta tentano di fare la voce grossa e di impedire di essere schiacciati dal PD.
L’annunciata mancata partecipazione al consiglio comunale da parte dei Socialisti, a differenza di altri comunicati dai toni minacciosi ma che poi non hanno prodotto grandi risultati, è da valutare dal punto di vista politico come un atto di estrema gravità.
Il Partito Socialista, infatti, non partecipando alla massima assise comunale volta le spalle a questo governo.
In consiglio si assumono le decisioni più importanti e il fatto che all’ordine del giorno vi siano pratiche urbanistiche legate, quindi, in maniera diretta ad un assessore di riferimento al Partito Socialista, rappresenta un segnale ancor più forte.
Che il Sindaco Marini perda i pezzi è un fatto risaputo.
Più va avanti in questa consiliatura e più aumentano le persone che lo mollano.
La maggioranza uscita dalle elezioni di quattro anni fa già non c’è più.
Il “fenomeno” Lista Marini si è dissolto, la sinistra radicale è sempre più distante da questo Sindaco ed ora anche i Socialisti prendono le distanze.
L’Italia dei Valori già da tempo non si ritiene più parte integrante di questa amministrazione.
Fatto salvo l’acquisto dell’UDC, il Sindaco Marini appare quindi sempre più isolato anche all’interno della sua maggioranza.
A ciò aggiungiamo che nel suo partito, il PD, in molti sono pronti a passare al SEL mentre altri ancora vorrebbero un candidato a Sindaco uscito dalle primarie e non acquisito di fatto.
Marini, come ormai fa ossessivamente, cercherà di gettare acqua sul fuoco.
Ma il fuoco che cova sotto le ceneri della sua Amministrazione rischia di far scottare qualcuno ancor prima delle elezioni.

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