Si sta per concludere il periodo delle restrizioni alla libertà personale (perché la libertà di circolazione tale è!!!) dovuta al piano anti-smog adottato dal comune. Provvedimenti che hanno generato, nell’arco di questi mesi, infiniti disagi alla popolazione. Siamo stati prigionieri in casa in occasione dei blocchi del traffico e costretti a migrare altrove all’alba e ritornare solo prima di cena per via della “blindatura” della città, abbiamo sopportato targhe alterne pari o dispari per quattro giorni a settimana e per tutte le ore del giorno.
Ora è il momento di dire: Basta!
Ciò, infatti, ha provocato tanti disagi per muoversi, ha costretto le famiglie a rivedere abitudini consolidate nel tempo, a fare salti mortali per andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola. Tali provvedimenti hanno generato gravissimi danni anche per il settore commerciale della città con cali di incassi che tutte le associazioni di categoria hanno più volte pubblicamente denunciato.
Insomma è stato un disastro.
Il tutto, più volte ribadito dagli amministratori, è stato generato dalla necessità di rispettare il piano regionale e soprattutto dalla necessità di salvaguardare la salute dei cittadini. Così, armati di santa pazienza, i frusinati si sono adeguati.
Poi, però, si scopre che tutto questo sacrificio non serve assolutamente a nulla con i valori di PM10 rimasti elevati come negli anni precedenti.
E’ quindi arrivato il momento di finirla con questa demagogia e adoperarsi per trovare soluzioni diverse che abbiano reale efficacia e che non siano così penalizzanti per la popolazione.
Da qui, al mese di novembre, quando le restrizioni torneranno a riaffacciarsi, c’è tutto il tempo per studiare soluzioni differenti.
Per quanto riguarda la legislazione vigente sarebbe il caso che il comune di Frosinone si adoperasse per dimostrare con i numeri reali che le soluzioni adottate non sono servite a niente, concentrarsi in altri ambiti di inquinamento e fare le giuste pressioni per modificare le disposizioni inutili.
Costringere i cittadini a questi sacrifici e danneggiare in questo modo anche una buona fetta dell’economia locale senza risultati tangibili costituirebbe in futuro un errore imperdonabile. Purtroppo da anni, invece, anziché percorrere strade alternative si continua ad emettere provvedimenti dimostratesi del tutto inutili.
Ennesima dimostrazione dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini che naviga a vista e che, dopo anni di tentativi falliti, è costretta a ripartire da zero con il problema dell’inquinamento che continua ad essere ben lontano dall’essere risolto.