Per rilanciare la Città serve un collegamento veloce con la Capitale

La crisi che sta attanagliando Frosinone oramai da anni non lascia ben sperare per il futuro.

Le fabbriche continuano a chiudere, il commercio è in forte difficoltà, la popolazione anziché aumentare, decresce, il turismo non decolla e, di fatto, non è mai stata avviata una politica atta al suo vero rilancio. Quattro segnali evidenti di come il nostro capoluogo non riesca più a sostenersi e a garantire ai propri cittadini un futuro tranquillo sotto il profilo economico ed occupazionale.
Del resto lo scenario industriale e commerciale, almeno nel medio periodo, non è destinato a migliorare. E così stiamo assistendo al fenomeno sociale che vede sempre più giovani frusinati in cerca di lavoro lasciare la città. Le poche case in costruzione restano invendute e lo sviluppo edilizio, settore trainante dell’economia locale, è fermo per un mercato immobiliare mai stato così difficile.
L’unica via d’uscita e strada percorribile è quella di creare un collegamento veloce con Roma. Con una metropolitana di superficie oppure utilizzando la linea dell’alta velocità si potrebbe raggiungere la Capitale in soli 30 minuti. Per la Città di Frosinone ciò costituirebbe uno slancio incredibile.
In questo modo si potrebbero convincere molti cittadini che lavorano, oppure risiedono nella Capitale, a trasferirsi a Frosinone.
La città per rilanciare alcuni settori ha bisogno di nuova popolazione.
Se negli anni ’60, ’70 e inizi ’80 abbiamo assistito ad una immigrazione forte di cittadini italiani che venivano a lavorare nelle nostre industrie, oggi c’è bisogno di nuovi cittadini che vengono a risiedere acquistando una casa, spendendo in città, investendo i propri risparmi a Froinone.
Realtà limitrofe a Roma come Guidonia, Pomezia, Ardea ed anche Valmontone hanno assistito ad una crescita esponenziale di popolazione, servizi e sviluppo.
Anche Frosinone potrebbe assurgere a questo ruolo.
L’Amministrazione Comunale, a mio avviso, non sta invece perseguendo questo possibile percorso.
Si dovrebbe cercare di convincere Trenitalia a concedere qualche collegamento veloce ma questa idea, solo accennata quando si parlava di realizzare un possibile scalo civile, sembra ora caduta nel dimenticatoio.
Ma forse chiediamo troppo al Sindaco Marini, alle prese com’è da verifiche politiche infinite e da pesanti problemi economici che non riescono a garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione.

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