Dissesto idrogeologico, soluzioni al palo

Il territorio di Frosinone, in particolare la zona collinare, è notoriamente caratterizzata da un dissesto idro-geologico elevato.

Nello scorso inverno, come accade da anni in vari punti della città, frane, smottamenti e disagi alla popolazione hanno destato notevole preoccupazione.

Passato il problema e trascorso qualche giorno dall’evento non ci si ricorda più di eseguire opere di bonifica e di prevenzione su un territorio che, davanti a fenomeni atmosferici leggermente più consistenti del normale, va in estrema sofferenza.

In tutti questi mesi che ci hanno preceduto, nella stagione di primavera ed estate non si è registrato infatti alcun intervento atto a risanare sia il versante che a rinforzare pendii o strade a rischio.

Ora che l’autunno è entrato nel vivo e l’inverno è oramai prossimo, le piogge tornano a far temere il peggio. Ed ancora una volta l’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini sarà responsabile di quanto si doveva e poteva fare e non si è provveduto a realizzare.

La natura morfologica del terreno su cui sorge il nostro Capoluogo è particolarmente delicata e di questo ne sono consapevoli tutti, non bisogna certo essere geologi esperti. Eppure su questo tema si continua a non far prevenzione, ma solo a contenere l’emergenza quando si è già verificata.

L’Amministrazione Marini, quindi, continua a dar dimostrazione di non essere in grado di gestire le emergenze e le problematiche della nostra Città. La mancata programmazione, associata ad una certa superficialità, non ha sinora consentito di produrre quegli interventi necessari atti a prevenire eventuali fenomeni di dissesto.

Basta poi farsi un giro per Frosinone per capire come la città sia completamente abbandonata al suo destino.

La collina dove è stato impiantato l’ascensore inclinato, necessita di manutenzione che non viene operata. Da Maniano alla Pescara, zone altamente residenziali, i terreni sono friabili, come eventi già accaduti in passato in via Colle Marte o più recentemente in via Prefelci hanno dimostrato. Ed anche zone più centrali come via Belvedere o via Ciamarra sono tra le cosiddette aree a rischio.

Transitando per via Firenze, poi, si nota un bel masso appoggiato sul marciapiede e caduto dal terreno sovrastante che da giorni fa bella mostra di se.

Il Comune ha transennato due metri di marciapiede ed il problema, irrisolto, è rimasto lì in attesa che il terreno o qualche altro sasso possa cadere sulle teste dei cittadini che vi transitano sotto.

L’assenza di un’Amministrazione che non ha il controllo della situazione si evince anche in circostanze come questa.

Non resta che sperare nella buona sorte ed augurarsi che le condizioni meteorologiche siano clementi.

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