Governo Marini al bivio: se non offre garanzie, meglio tornare al voto

Il mese di settembre ci dirà se l’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini potrà ultimare il suo mandato ed impegno con gli elettori in maniera seria, oppure proseguirà con questo immobilismo che ha caratterizzato questi primi due anni e mezzo di governo cittadino.

A settembre il Sindaco Marini che, in quest’estate, ha preferito vestire i panni di Ponzio Pilato per rinviare la risoluzione dei problemi a futura data, sarà costretto ad affrontare di petto alcuni nodi rimasti irrisolti.

In primis, la questione della Presidenza del Consiglio promessa all’Udc, e poi la vicenda Mostarda.

Due passaggi politici che rischiano di mandare in frantumi una maggioranza i cui scontenti aumentano giorno dopo giorno.

Molti esponenti di centro sinistra sono contrari all’epurazione del Presidente Venturi anche perché sanno di andare incontro a contenziosi legali che probabilmente porterebbero l’Amministrazione a risarcire i danni materiali e morali di un atto di sfiducia prettamente politico per una carica “super partes”.

Soldi da risarcire, la cui spesa i cittadini di Frosinone di sicuro non comprenderebbero.

La vicenda dell’assessorato rifiutato da Mostarda ha finito invece per dividere ancor di più la lista Marini, quella che, in teoria, avrebbe dovuto rappresentare la squadra di fedelissimi del Sindaco.

Ed invece Marini è riuscito a scontentare anche i componenti che, sotto il suo nome, lo hanno appoggiato più degli altri in campagna elettorale.

Il rischio concreto è che la situazione non venga presa frontalmente e che i malumori, all’interno della maggioranza di governo, finiscano per logorare questa Amministrazione giorno dopo giorno fino all’ultimo giorno di mandato.

La nostra Città, però, non può permettersi di perdere altri due anni.

A questo punto sarebbe meglio tornare alle urne, ridare voce ai cittadini di Frosinone per trovare una maggioranza più coesa che possa finalmente governare come si deve una Città capoluogo.

Marini farebbe bene, in presenza di un centro sinistra che non gli garantirebbe più il sostegno totale, a rassegnare le dimissioni spiegando alla popolazione i veri motivi di questo fallimento politico ed amministrativo.

Abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e di ridare voce ai cittadini delusi da questa giunta sempre più impercettibile.

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