Il Sindaco Marini, una verifica infinita

L’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini si sta caratterizzando per un continuo dibattito sui posti in giunta da assegnare, sulle singole deleghe, sui rimpasti e sulle verifiche programmatiche interne alla maggioranza.

Un estenuante percorso avviato ad inizio anno e, dopo nove mesi, non ancora conclusosi. Restano in piedi la questione Mostarda, così come la Presidenza del Consiglio.

Ufficialmente anche quelli che non hanno protestato, è notorio, hanno masticato amaro alcuni rimpasti di delega e non li hanno mai digeriti.

Si sa che in nove mesi si fa nascere una nuova vita. Marini non è invece riuscito a partorire una soluzione in grado di rafforzare una maggioranza che, a metà mandato, ha già cambiato volto con l’entrata dell’UDC e la fuoriuscita dei consiglieri aderenti a Realtà Civica ed ora appare più sfilacciata che mai.

Una verifica che sembra non finire mai e che mostra chiaramente quello che noi andiamo dicendo da tempo: questa Amministrazione è ferma, immobile, incapace di fornire risposte alla cittadinanza.

E mentre Frosinone attende uno stadio nuovo, un teatro, la riqualificazione dei Piloni, le varianti Casilina nord e sud, la nuova Monti Lepini, ecc, il Sindaco Marini e compagni hanno trascorso, su due anni e mezzo di mandato, nove mesi a discutere su cosa e su chi aveva il dovere di fare!

Le difficoltà sono evidenti e riteniamo che anche la visione ottimistica del primo cittadino sia stata quanto meno offuscata negli ultimi tempi.

La speranza è che il Sindaco, in mancanza di una soluzione definitiva, da realizzarsi in tempi rapidi, prenda atto dell’impossibilità di andare avanti e possa almeno mostrare dignità rassegnando il mandato così da far tornare al più presto alle urne una città stanca di questo immobilismo.

Anche per la sua personale immagine di uomo politico, sarebbe meglio lasciare il governo cittadino attribuendo il fallimento ad una maggioranza non in grado di assicurare la normale amministrazione piuttosto che proseguire con questa lenta agonia.

Il rischio concreto è, invece, che questa maggioranza si trascini sino al termine tra un litigio ed un altro e la città perda altri due anni in maniera infruttuosa.

Frosinone non può permetterselo, i ritardi accumulati sono già notevoli e la nostra Città sta sempre più perdendo terreno nei confronti di altri capoluoghi di provincia.

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