Sono anni che sollecitiamo l’Amministrazione Comunale a portare a compimento l’iter tecnico burocratico relativo ad alcune opere pubbliche.
Non si tratta di solleciti demagogici o di opportunità politica, ma i ripetuti inviti a completare nel più breve tempo possibile alcune opere nascono dalla consapevolezza di poter perdere tempo prezioso che poi, alla fine, determina perdite di finanziamenti o riduzioni degli interventi in virtù del fatto che i soldi stanziati, col passare degli anni non bastano più.
Nell’ultimo consiglio comunale l’Assessore ai Lavori Pubblici, arch. Sergio Paris, nell’elencare il programma triennale delle opere pubbliche – conosciuto anche come “il libro dei sogni” – si è soffermato sulla variante Casilina Nord, affermando che il tempo perso ed alcune varianti progettuali richieste dalla Regione non consentono più, con i finanziamenti previsti a suo tempo, di realizzare l’opera per come era stata progettata, ma occorrerà ridimensionarla notevolmente.
In pratica il collegamento previsto dal casello autostradale di Frosinone fino alla SS. Casilina, che unisce il Capoluogo a Ferentino e che sarebbe dovuto sbucare all’altezza del “Centro Commerciale Panorama”, verrà dimezzato.
Il Comune batte in ritirata e calibra il nuovo progetto prevedendo il tratto di strada sino all’intersezione con Via Fabi, così da soddisfare le esigenze di nuova mobilità anche per il nuovo ospedale.
Così ancora una volta la Città di Frosinone perde un treno importante sotto il profilo della viabilità.
La variante Casilina Nord, così come la variante Casilina Sud, nella stesura originale avrebbero consentito al Capoluogo di avere una dotazione infrastrutturale, un anello viario in grado di smistare il traffico che lambisce la città, senza immetterlo per le vie del centro.
Ancora una volta invece si farà – quando ancora non è dato sapere – solo una minima parte di quello previsto con gli effetti e i risvolti sul piano del traffico che, ovviamente, saranno notevolmente ridotti.
Ancora una volta la lentocrazia ha vinto sull’efficienza.
Ancora una volta Frosinone perde l’occasione per crescere, e su questo il Sindaco Michele Marini e i suoi assessori dovrebbero riflettere.
Sulle opere pubbliche non si possono sommare ritardi ultra decennali; troppo spesso in questa nostra città i progetti sono stati ridimensionati oppure rifinanziati per i ritardi accumulati negli iter percorsi.
Soldi dei cittadini amministrati ancora una volta male.