Rendiconto 2009, il vero flop dell’Amministrazione Marini

Più che il bilancio di previsione 2010, i cui risultati raggiunti o meno si potranno appurare solo l’anno prossimo (anche se i revisori dei conti mai come quest’anno hanno chiaramente manifestato perplessità e preoccupazione per lo stato di salute economica del comune), è sul rendiconto 2009 che occorre concentrare l’attenzione necessaria.

Il documento che la giunta guidata dal Sindaco Michele Marini dovrà portare all’approvazione del consiglio comunale nei prossimi mesi presenta alcune “anomalie”.

Ebbene da uno sguardo alle varie relazioni si evince come l’unico segno positivo riguardi quello delle entrate tributarie dove il comune ha potuto vantare uno scostamento attivo di oltre 39 mila euro. Tra minori trasferimenti economici provenienti dallo Stato, dalla Regione Lazio e da altri enti di entrate extratributarie, il passivo supera il milione e 200 mila euro. Poi tra mancate riscossioni dei crediti, accensione di prestiti ed anticipazioni di cassa vi sono 66 milioni di negatività economiche. Molte voci di questo rendiconto risultano negative ed il grandissimo obiettivo mancato è quello relativo agli oneri concessori che il comune avrebbe dovuto incassare da tasse di concessione mai versate sia per costruzioni già ultimate sia per quelle che si sarebbero dovute costruire in virtù dei tanti annunciati piani di sviluppo urbanistico, in realtà, mai decollati.

Come sono state bilanciate le mancate entrate (si parla di circa 4 milioni di euro) con entrate sostitutive?

Come si farà ad approvare un consuntivo dove a fronte di determinati incassi preventivati ne sono stati riscontrati realmente molti di meno?

Saremo curiosi di capire quali atti concreti il Sindaco Marini e compagni porteranno all’esame del consiglio comunale per giustificare queste mancate entrate. Trattandosi di rendiconto e non di bilancio di previsione se si era stabilito di far entrare un determinato importo e di fatto, concretamente, quelle somme non sono mai state versate il comune deve dimostrare di avere atti concreti (ad esempio, affidamento di concessioni edilizie) che possano comunque garantire che l’entrate ci saranno.

Altrimenti il rendiconto non può essere approvato.

L’altro consuntivo negativo è quello relativo ai programmi portati avanti dai singoli settori dell’amministrazione. Il Comune ha impiegato appena il 50% delle competenze economiche disponibili. In particolare si sono distinti settori come Sport e Ricreazione che hanno impegnato solo il 14,8% delle risorse disponibili, la Viabilità e Trasporti con appena il 17,3% e il Turismo per il 60,3%. Segnale evidente di una programmazione non portata a compimento.

Insomma i conti, per questo governo Marini, non tornano né a livello economico neanche a livello amministrativo.

Un fallimento su tutti i fronti.

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