Nuova giunta Marini, tanto tuonò che non piovve

Dopo mesi di lunghi dibattiti e di infinite polemiche, il faticoso rimpasto di giunta del Sindaco Michele Marini è finalmente arrivato.

Sembrava dovesse modificare a 360 gradi una giunta che sinora si è caratterizzata da un incredibile immobilismo, ed invece si è trattato di leggere modifiche che, a questo punto, non giustificano l’enorme lasso di tempo intercorso per assumere decisioni di tal natura.

Alla luce del rimpasto avvenuto nella giornata di ieri, l’unico commento che si può fare è che alle ventilate rivoluzioni, ai cambiamenti radicali, alle forti prese di posizioni per modificare in maniera sostanziale una squadra di governo deludente, ha fatto seguito un ritocco che non determinerà stravolgimenti.

Fatto salvi i tre nuovi ingressi in giunta, frutto di accordi politici per mantenere posizioni traballanti (a Colasanti, Ciotoli e Raffa i migliori auguri di buon lavoro), il rimpasto delle deleghe ha riguardato pochi assessori e non in tutti i casi, riteniamo, abbia valorizzato chi meritava e penalizzato chi in effetti aveva davvero deluso.

Senza scendere nei particolari delle deleghe o dei singoli nomi, il quadro amministrativo appena “partorito” non esalta nessuno e riteniamo che da qui alla fine della consiliatura, grossi passi in avanti non ci saranno.

Insomma è davvero il caso di dire che tanto tuonò che non piovve.

Il Sindaco Marini, in realtà, è stato costretto dai partiti a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte senza poter prendere fino in fondo le decisioni che forse, in cuor suo, avrebbe davvero voluto.

La politica, si sa, è fatta di compromessi ma la nuova giunta Marini non parte certo sotto i migliori auspici perché composta di persone scontente, di amministratori che sono rimasti al loro posto quando avrebbero dovuto essere sostituiti, mentre i nuovi ingressi rischiano di restare impantanati anche loro nelle sabbie mobili del governo Marini.

L’opposizione sarà vigile e osserverà passo dopo passo l’evoluzione di questa nuova amministrazione.

Dubitiamo che tra due anni il capoluogo avrà un nuovo stadio, i cantieri infiniti dei lavori pubblici saranno ultimati, il centro storico sarà finalmente ripopolato da attività commerciali, lo smog sarà definitivamente sconfitto, le strade rotte e la cattiva manutenzione saranno solo un lontano ricordo, la polizia locale funzioni come dovrebbe, il traffico diventi improvvisamente scorrevole, la pulizia delle strade ineccepibile, ecc. Dubitiamo che ciò accada ma saremo contenti, per il bene della città, di essere smentiti dai fatti.

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