Raccolta differenziata; solo annunci…

L’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini continua, con una certa frequenza, a snocciolare successi sulla raccolta differenziata mentre, da altrettanto tempo, sta puntando molto sulla raccolta porta a porta, tanto da annunciare che tra qualche settimana il servizio sarà esteso ad altre zone della città.

Uno sforzo importante sia in termini di risorse economiche sia di organizzazione in nome di una politica ambientale che in altre città, specie nel nord Italia, ha prodotto risultati eccellenti.

Peccato che, a fronte di buone intenzioni, i fatti vadano in altra direzione.

A distanza di anni si scopre infatti che solo il 30% dei rifiuti viene raccolto in maniera separata, ma questo grazie soprattutto alla separazione dei rifiuti che avviene nei vari centri di raccolta. Facile desumere che i dati, relativi alla sola separazione dei rifiuti svolta dai cittadini, sarebbero davvero irrisori.

In realtà, e questo sembra averlo ammesso la stessa amministrazione, sono pochi i cittadini che a Frosinone si impegnano nella differenziata.

Se concentriamo ad esempio l’analisi sul centro storico basta verificare quanti di quei piccoli contenitori di diversi colori recapitati ai cittadini siano effettivamente in strada.

Delle due l’una: o c’è stato un difetto di comunicazione o la raccolta differenziata va ripensata per come è stata organizzata.

Sull’isola ecologica sono trascorsi quasi tre anni in maniera infruttuosa, eppure quello sì sarebbe un metodo incentivante per invogliare i frusinati.

Quando partirà questo servizio?

Considerando che la cultura ambientale viene recepita dalla cittadinanza in tempi medio-lunghi, il sistema migliore sarebbe quello di calcolare quanto il singolo utente contribuisca alla separazione dei rifiuti così da ridurre l’imposizione fiscale sulla tassa dei rifiuti.

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