Lentamente ma in maniera inesorabile, il centro storico di Frosinone sta morendo.
Muore sotto il profilo commerciale (ieri l’ennesima manifestazione dei commercianti di Corso Della Repubblica è lì a dimostrarlo), muore sotto il profilo urbanistico, muore sotto il profilo socio-culturale, muore anche e soprattutto per l’assenza totale di un’idea, una che possa chiamarsi tale, che possa portare a stilare un progetto di rilancio complessivo. L’Amministrazione precedente si è limitata a ripavimentare le strade e ad adeguare i sottosistemi. Un piccolo passo che, però, si è fermato lì.
Negli anni successivi la desertificazione commerciale, la scarsa centralità di iniziative culturali e il depauperamento costante di uffici pubblici (ultimo in ordine di tempo la Banca D’Italia) hanno continuato a far perdere a questa parte di città il ruolo di centralità che appunto il centro di un capoluogo dovrebbe mantenere.
Da anni si parla di questo fantomatico progetto del centro commerciale naturale.
Ma dopo anni di annunci, conferenze, comunicati e buone intenzioni al momento c’è solo un finanziamento di appena 150 mila euro stanziato dalla Regione Lazio.
Poi di botteghe artigianali, di negozi altamente specializzati di nuove iniziative non si intravede nemmeno l’ombra. Trascorrono gli anni, passano le amministrazioni e mentre si continua ad aspettare lo start-up di questo progetto, i negozianti continuano a chiudere e l’appeal di questa parte di città continua a perdere colpi.
Non sarà certo la cifra ridicola di 150 mila euro a risollevare le sorti del centro storico. L’amministrazione dovrebbe intanto incentivare gli imprenditori ad aprire attività in queste zone, a difendere la presenza di uffici, scuole e sgravare dei costi chi intende aprire un’attività in una zona depressa dal punto di vista commerciale.
In questo modo si sopperirebbe anche alla cattiva abitudine di alcuni proprietari di locali che continuano a locare a prezzi fuori budget.
Pulizia e decoro urbano devono avere una particolare attenzione in questa zona e poi occorre garantire una maggiore facilità di accesso.
L’ascensore inclinato è solo uno degli strumenti ma, visto la crisi della zona alta, dovrebbe quantomeno restare gratuito anche in futuro, il multipiano di viale Mazzini va ripensato insieme ai privati perché c’è un parcheggio a servizio di questa zona completamente sottoutilizzato. Andrebbero poi incentivati anche i proprietari immobiliari a curare le facciate dei propri palazzi in modo da creare un ambiente più gradevole anche e solo per fare una semplice passeggiata.
L’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini, però, sembra essersi completamente disinteressata di questo problema
E così continueremo fino alle prossime elezioni comunali, tra le proteste dei pochi commercianti rimasti e tra l’indifferenza di una classe di governo che, forse, a questo punto si è mostrata oltre che insensibile, anche incapace ad affrontare di petto questa situazione di crisi.