Il centro sinistra e la verifica infinita

Non è bastato un lungo mese di incontri, riunioni, dibattiti, trattative interne perché l’amministrazione Marini riuscisse a stilare un documento programmatico di fine mandato.

Subito dopo le feste di Natale il Sindaco Michele Marini, al fine di rilanciare la sua azione di governo in vista dei prossimi due ultimi anni, ha riunito i partiti della sua maggioranza per analizzare le criticità e soprattutto per darsi un cronoprogramma da qui al termine del mandato.

Ebbene al di là del vertice di “Villa Ecetra”, dove erano presenti tutti i rappresentanti politici del centro sinistra cittadino, più volte i capigruppo dei vari partiti di maggioranza insieme al primo cittadino si sono dati appuntamento per stilare un documento unitario e condivisibile da tutti.

Il Sindaco Marini ha inviato una bozza con 17 punti chiave ai capigruppo.

La bozza è stata però bocciata dai Socialisti che, a loro volta, hanno presentato un loro documento di cinque punti. Il documento è stato a sua volta rivisto dagli altri partiti della coalizione, ed a quel punto i Socialisti hanno preso tempo per valutare le proposte altrui. Questa la storia del vertice infinito di maggioranza.

Il risultato è che, sinora e dopo un mese di incontri e trattative, ancora non si è stabilito quali priorità l’attuale Amministrazione debba realizzare entro la fine del mandato.

E’ il segnale eloquente della pochezza delle idee e della confusione imperante di una giunta che, in questi anni, non ha saputo programmare.

I mancati risultati raggiunti sono di gran lunga maggiori di quelli portati a compimento, ed alcuni degli obiettivi prioritari di questa amministrazione (stadio, parco del fiume Cosa, project Piloni, Monti Lepini) sono ancora in alto mare.

Ci chiediamo cosa succederà e quanto tempo occorrerà per l’annunciato rimpasto in giunta da attuarsi dopo le elezioni.

Sintomatico è che, per decidere solo a quali aspetti questo governo cittadino debba dare priorità, occorra più di un mese di tempo quando i problemi di Frosinone sono arcinoti a tutti.

E’ la riprova che si continua a navigare a vista insomma, con poche idee ed anche alquanto confuse, e con gli auspicati cambi di passo all’orizzonte che non si intravedono.

Frosinone è destinata a vivacchiare per altri due anni, dopodiché la nostra città si sarà accorta che questi cinque anni di governo Marini sono trascorsi invano.

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