Teatro, ma non dovevano iniziare i lavori?

Questa volta non c’è il rischio di sbagliarsi o di aver capito male.

Il sindaco Michele Marini più volte davanti ad una folta platea ricca di testimoni aveva annunciato l’ormai prossima apertura del cantiere del teatro.

Era il 30 settembre quando il primo cittadino, pieno di orgoglio, celebrava la posa della prima pietra e parlava di una questione di ore.

Sono trascorse tre settimane e nemmeno una recinzione è stata montata.

Detto che non è certo una questione di giorni, il problema o meno dell’inizio delle lavorazioni, la questione è di credibilità.

I cittadini oramai credono sempre di meno alla politica e gli amministratori farebbero bene, prima di lasciarsi andare a promesse, che non sono in grado di mantenere ad evitare questi continui annunci che si rilevano del tutto infondati.

E’ un anno che devono iniziare i lavori.

All’inizio del mese il sindaco alla presenza di autorevoli personaggi del mondo dello spettacolo ha illustrato il progetto e ha dichiarato ai presenti che la fatidica posa della prima pietra era una questione di giorni.

Anzi, scendendo nei particolari, aveva affermato che le ultime particelle di terreno da espropriare sarebbero state acquisite entro la settimana successiva alla manifestazione di presentazione del teatro.

Anche quella, di fatto, è slittata di parecchi giorni.

Insomma non è la prima volta che si cade in questo errore e sui tempi questa amministrazione non ne azzecca una.

Chissà, forse al simpatico ed illustre attore Gigi Proietti, sarà bastata qualche ora a contatto con gli amministratori frusinati per capire come sono andate le cose finora nella nostra Città..

Così l’attore romano ai cittadini nel corso del suo intervento ha voluto fare una raccomandazione ai frusinati: “Stateje dietro” riferito al Sindaco ed alla Giunta.

Noi continueremo a pungolare questa amministrazione affinché le opere volte a migliorare la qualità di vita vengano realizzate secondo i tempi previsti.

Seguiremo il cantiere anche quando finalmente sarà aperto e osserveremo i vari stati di avanzamento lavori.

Su quest’opera pubblica, attesa da una vita in città, non ci si può permettere di fallire.

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