L’Amministrazione guidata dal Sindaco Michele Marini, nella sua drammatica inefficienza, è riuscita a svilire il ruolo del consiglio comunale e della figura del singolo consigliere.
Con questo governo fare l’amministratore, sedere sui banchi della maggioranza ed infine svolgere l’importante ruolo di consigliere di opposizione non solo è divenuto difficile ma inutile.
Il prossimo consiglio comunale è l’ennesima riunione politica priva di argomenti in grado di portare nuova speranza a questa città sempre più disincantata.
L’ordine del giorno dell’assise civica è lo specchio dell’inconcludente lavoro di una giunta che sta lì, non si sa bene a fare cosa.
Nemmeno nelle città svizzere più evolute, dove si rasenta la perfezione, i consigli comunali sono così scarsi di argomentazioni.
Eppure a Frosinone (basta guardarsi intorno) i problemi di certo non mancano.
Invece si continua a vivacchiare convocando consigli di basso profilo senza portare all’attenzione della città pratiche di un certo spessore in grado davvero di far risalire la china a questa nostra città.
Il consiglio comunale, da sempre, è la sede deputata a decidere le sorti di una comunità. Visto però che questa amministrazione si sta dimostrando incapace di portare idee innovative di sviluppo o pratiche e delibere in grado davvero di trasformare la città, ecco che si convocano i consigli comunali solo perché, per legge, si devono fare.
Poi riguardo ai contenuti si tratta di tematiche di secondo piano, discussioni che non animano certo il dibattito politico.
Che l’interesse verso le riunioni della massima assise sia tramontato è dimostrato anche dalla mancata presenza di pubblico, con i cittadini sempre più distanti dalla politica, ma anche dalla stampa che, solo di rado, assiste alla sedute o ne riporta i contenuti.
E’ il segnale più evidente che quelle pratiche che vengono portate all’attenzione dei consiglieri non sono ritenute di grande interesse pubblico.
Per non parlare poi dell’accesso agli atti, divenuto complicatissimo con Marini e delle interrogazioni a risposta scritta, mai pervenute.
A che servono allora i consiglieri, specie di opposizione, se non sono messi nelle condizioni di operare?
Siamo entrati oramai nell’ultimo anno di amministrazione cittadina dove si dovrebbe assistere alla chiusura programmatica di un’amministrazione.
Una programmazione, però, mai conclusa per un semplice motivo: non è mai iniziata.