La luna di miele tra Michele Marini e i cittadini (tanti) che lo hanno votato nell’ultima tornata elettorale appare, finalmente, finita. L’ampio consenso di cui godeva l’attuale primo cittadino, l’indomani della vittoria elettorale, sembra già essersi disperso. L’opposizione, da tempo, denuncia l’immobilismo di questa amministrazione e gli scarsi risultati raggiunti. Evidentemente anche i più distratti si stanno accorgendo di cosa sta accadendo (meglio di cosa non sta accadendo) in questa nostra città. Il Sindaco non sembra preoccuparsi di aver perso in un anno qualcosa come il 3% (fonte Sole 24 Ore) dei consensi.
Fa sorridere poi ascoltare le parole del primo cittadino quando parla di cambiamento di Frosinone e grandi opere pubbliche che lui porterà a compimento. Quando parla di teatro dimentica che, probabilmente, visti gli enormi ritardi accumulati l’unica certezza del suo mandato è che per l’intero suo governo, a Frosinone, il teatro è stato un miraggio e gli appassionati del genere, per anni, sono dovuti emigrare nella Capitale.
Una vera vergogna.
Quando poi parla di inizio prossimo dei lavori della Monti Lepini, Marini dimentica che arriva con dieci anni di ritardo se è vero che fu Storace a finanziare l’opera. Stesso discorso per lo stadio Casaleno la cui posa della prima pietra chissà se mai avverrà o del parco delle Fontanelle un’altra opera lasciata in eredità dal suo predecessore. Siamo quasi a fine mandato ma Marini ancora deve completare opere iniziate o pensate da Marzi.
Vorremmo capire cosa lui lascerà in eredità al suo successore.
Di grandi progetti nemmeno l’ombra, la manutenzione è stata totalmente dimenticata e chi sarà Sindaco la prossima volta dovrà investire milioni di euro in strade, marciapiedi, arredo urbano.
Per non parlare dello stato di salute economico dell’ente, con le casse mai lasciate così a secco di liquidità.
Insomma un vero disastro.
Queste problematiche più volte denunciate dall’opposizione sembrano, giorno dopo giorno, trovare supporto anche dai cittadini di Frosinone che, risvegliati dal grande sogno, si sono ritrovati con una città uguale a quella di quattro anni fa, anzi in molti suoi aspetti di gran lunga peggiorati.
Secondo il nostro giudizio Marini ha ampi margini di peggioramento nei sondaggi anche perché nel 2012 molte delle opere annunciate non avrà il tempo di inaugurarle in quanto avviate troppo tardi.